Quali beni sono esclusi dal pignoramento? La guida completa #adessonews
Il fisco ha dato un tregua fino al 15 ottobre per i debiti e gli accertamenti esecutivi, eseguiti dall’Agenzia Entrate – Riscossioni. A breve, la macchina Stato composta da Enti locali, Regioni e Comuni, si rimette in moto per inviare cartelle su bollo auto, Imu, Tari e altri tributi. Ci sono molte differenze tra il pignoramento per fisco e il pignoramento da privati, però alcuni beni restano protetti in entrambi i casi. Non possono essere portati via dalla casa del debitore anche se ci sono somme di denaro molto alte da dover coprire.
Il pignoramento non può toccare i beni di base per le esigenze di vita del debitore e della sua famiglia
Diversi articoli del codice civile e di procedura civile indicano quali beni non possono essere pignorati. Li definisce essenziali per tutelare la dignità del debitore, le sue basilari esigenze di vita e della sua famiglia. Non si possono aggredire per debiti cose indispensabili per mangiare, dormire, lavorare. L’Agenzia delle Entrate Riscossione, ad esempio, non può pignorare l’unica casa del debitore.
Quali sono i beni che non si possono pignorare?
Partiamo dall’anello nuziale, non può essere pignorato ad entrambi i coniugi anche se vale tantissimi soldi. Il divieto val anche per le cose sacre e, soprattutto, destinate all’esercizio del culto.
Dato che la vita del debitore e della sua famiglia deve essere tutelata, sono impignorabili questi beni:
- vestiti
- biancheria
- Letti
- tavoli per la consumazione dei pasti e le sedie
- armadi guardaroba
- cassettoni
- frigorifero
- stufe e fornelli a gas o elettrici
- lavatrici e lavastoviglie.
Attenzione perché possono essere pignorati solo i mobili (tranne i letti) di rilevante valore economico scelti per pregio artistico o antiquariato. Nella lista dei beni non soggetti al pignoramento dobbiamo aggiungere:
- gli utensili di casa e cucina;
- i beni commestibili e combustibili
- le armi e gli oggetti che il debitore ha obbligo di conservare per l’adempimento di un pubblico servizio.
- Continuiamo con decorazioni di valore, lettere, registri, scritti di famiglia e manoscritti eccetto quelli da collezione
- Gli animali utilizzati a fini terapeutici o di assistenza come i cani addestrati per le persone non vedenti.
Dalle leggi sono tutelate dal pignoramento anche i beni utili alla professione, se il debitore conserva in casa oggetti utili a lavorare vengono protetti fino ad un quinto del loro valore o quantità complessiva.
I beni mobili pignorabili sono:
- denaro in contante;
- gioielli (tranne le fedi) o con valore affettivo
- tappeti, vasi, quadri, e complemento d’arredo di valore;
- tv, tablet, smartphone, computer (a meno che non siano utilizzati per lavoro e siano per questo indispensabili).
Se invece il debitore ha dei bauli o cassaforti, per essere aperte serve l’autorizzazione da parte del tribunale.
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